Fino a 3 anni fa, vivevo da sola:
Il letto lo rifacevo solo la domenica
Il pane non c'era mai, a volte dei panini.
La frutta era solo decorativa.
Cucinavo solo quando ne avevo voglia.
La doccia durava almeno mezz'ora e poi maschera, creme cremine, spazzola e phon.
Se decidevo di uscire, il tempo di pensarlo ed ero gia fuori.
Quando stavo "male", potevo passare ore interminabili stravaccata sul divano a vedere il peggio del peggio della tv.
Facevo la spesa dopo le 18.00 e una sola volta a settimana, ci mettevo almeno due ore girando come un'ebete tra gli scaffali..
Da 18 mesi a questa parte:
Non esco finchè non ho rifatto il letto, anzi, i letti.
Il pane non manca mai, a volte è pure troppo.
Ho più assortimento io di frutta che tutti i fruttivendoli dell'interland perugino.
Cucino 3-4 volte al giorno, per forza.
La doccia dura il tempo che arriva l'acqua calda e sono fortunata se trovo il bagnoschiuma pieno.
Se devo uscire ci vogliono almeno 30 minuti di organizzazione e di sicuro non ho preso tutto.
Quando sto male..quando sto male? non se ne accorge nessuno, nemmeno io.
Faccio la spesa la mattina, prima delle 10:00 e al massimo dura un'ora ed è compreso il giro sul cavallo.
Non è solo un cambiamento obbligato dalla diversa quotidianità e dalle diverse esigenze..è proprio un cambio mentale, perchè nessuno mi obbliga a fare i letti subito dopo il caffè..io proprio non ce la faccio, devo farli!
Mentre dover cucinare due tre volte al giorno è proprio "d'obbligo"..ma non sempre si ha voglia.
Così, certi piatti che sembrano complicati e laboriosi, in realtà sono facili e risolvono la giornata.
Il lesso o, come in questo caso, l'arrosto sono quelli che preferisco.
Li posso fare la mattina o il giorno prima e ne posso fare di più perchè fanno parte della categoria: Riscaldato è ancor meglio!
Se dovessi scegliere tra un piatto di tagliatelle al ragù appena fatto, e un piatto di tagliatelle al ragù di ieri...scelgo la seconda a occhi chiusi.
Vuoi mettere la crosticina che si forma intorno alla pasta e quella parte che si attacca alla padella da raschiare con la forchetta? non ci sono storie.
Così, sto diventando un pò "nonna" e vi lascio con questo arrosto.
Il letto lo rifacevo solo la domenica
Il pane non c'era mai, a volte dei panini.
La frutta era solo decorativa.
Cucinavo solo quando ne avevo voglia.
La doccia durava almeno mezz'ora e poi maschera, creme cremine, spazzola e phon.
Se decidevo di uscire, il tempo di pensarlo ed ero gia fuori.
Quando stavo "male", potevo passare ore interminabili stravaccata sul divano a vedere il peggio del peggio della tv.
Facevo la spesa dopo le 18.00 e una sola volta a settimana, ci mettevo almeno due ore girando come un'ebete tra gli scaffali..
Da 18 mesi a questa parte:
Non esco finchè non ho rifatto il letto, anzi, i letti.
Il pane non manca mai, a volte è pure troppo.
Ho più assortimento io di frutta che tutti i fruttivendoli dell'interland perugino.
Cucino 3-4 volte al giorno, per forza.
La doccia dura il tempo che arriva l'acqua calda e sono fortunata se trovo il bagnoschiuma pieno.
Se devo uscire ci vogliono almeno 30 minuti di organizzazione e di sicuro non ho preso tutto.
Quando sto male..quando sto male? non se ne accorge nessuno, nemmeno io.
Faccio la spesa la mattina, prima delle 10:00 e al massimo dura un'ora ed è compreso il giro sul cavallo.
Non è solo un cambiamento obbligato dalla diversa quotidianità e dalle diverse esigenze..è proprio un cambio mentale, perchè nessuno mi obbliga a fare i letti subito dopo il caffè..io proprio non ce la faccio, devo farli!
Mentre dover cucinare due tre volte al giorno è proprio "d'obbligo"..ma non sempre si ha voglia.
Così, certi piatti che sembrano complicati e laboriosi, in realtà sono facili e risolvono la giornata.
Il lesso o, come in questo caso, l'arrosto sono quelli che preferisco.
Li posso fare la mattina o il giorno prima e ne posso fare di più perchè fanno parte della categoria: Riscaldato è ancor meglio!
Se dovessi scegliere tra un piatto di tagliatelle al ragù appena fatto, e un piatto di tagliatelle al ragù di ieri...scelgo la seconda a occhi chiusi.
Vuoi mettere la crosticina che si forma intorno alla pasta e quella parte che si attacca alla padella da raschiare con la forchetta? non ci sono storie.
Così, sto diventando un pò "nonna" e vi lascio con questo arrosto.
INGREDIENTI
600 gr di filetto di vitello (fesa, sottofesa, noce o quello che vi consiglia il macellaio)
2 carote piccole
1 cipolla
2 coste di sedano
1 spicchio d'aglio
rosmarino
alloro
salvia
timo fresco
10 gr burro
2 cucchiai di olio
mezzo bicchiere di vino (rosso o bianco)
200 ml di brodo (pentola a pressione) - 1 l. di brodo (pentola normale, dai bordi alti)
sale e pepe
2 cucchiai di fecola di patate
PROCEDIMENTO
Preparazione (unico)
Preparazione (unico)
Lavare e asciugare bene le erbe aromatiche.
Mettere le erbe e l'aglio sbucciato tra la carne e la rete ( se il filetto non è legato potete farlo voi cliccando qui, grazie all'insostituibile aiuto di Sonia Peronaci)
Se avete già il brodo, scaldarlo fino al raggiungimento del bollore.
Se non avete il brodo pronto, chissène e usate il dado, in cubetti o granulare o gelatina o quello che avete, oggi ce ne sono un milione di tipi diversi, sciogliendolo in acqua bollente.
Soffritto e rosolatura (unico)
Nella pentola mettere il burro l'olio e un po' di acqua e far soffriggere il trito di verdure per 10 minuti, se si asciuga aggiungere acqua e olio ma poco alla volta.
Poi mettere la carne a rosolare, farla rosolare bene da tutti i lati.
Versare il vino e alzare la fiamma, salare e pepare.
Cuocere per qualche minuto, finché il vino non evapora, cioè annusando il vapore della pentola, non vi ubriacate più.
Cottura (pentola a pressione)
Versare il brodo e chiudere la pentola a pressione, sicuramente fischierà subito, comunque appena fischia metterla sulla fiamma piccola, chiudere la valvola e calcolare 25 minuti.
Allo scadere del tempo, spegnete il gas e passate la pentola sotto l'acqua fredda per farla intiepidire subito.
Alzare la valvola e aprire il coperchio.
Togliere la carne dalla pentola, slegarla ed eliminare tutti gli odori, avvolgerla in carta d'alluminio e farla riposare 5 minuti prima di tagliarla.
Cottura (pentola normale)
Versare il brodo fino a coprire metà carne, avendo cura di tenere sempre caldo quello avanzato.
Chiudere con il coperchio e cuocere per 1 h e mezza, girandolo di tanto in tanto e aggiungendo altro brodo caldo quando si asciuga.
Togliere la carne dalla pentola, slegarla ed eliminare tutti gli odori, avvolgerla in carta d'alluminio e farla riposare 5 minuti prima di tagliarla.
Il sughetto (unico)
Il liquido rimasto in pentola sarà il nostro sughetto.
Se è molto liquido andrà ristretto aggiungendo due cucchiai di fecola o di farina setacciata, sennò fa un sacco di grumi; rimettere la pentola sul fuoco e girare con la frusta fin quando il sughetto non si è addensato.
Se invece il vostro fondo di cottura è molto asciutto, potete rimetterlo sul fuoco aggiungendo mezzo bicchiere del vino che avete usato in precedenza e farlo sfumare, oppure se il vino ve lo siete gia scolato, potete usare un pò di brodo e come sopra, addensarlo con la fecola.
Se volete un sughetto cremoso e liscio, una volta fatto il procedimento, potete passarlo con il minipimer ( io l'avrei fatto se non fosse che è morto due giorni fa e non l'ho ancora ricomperato)
Tagliare e servire
Ora possiamo tagliare l'arrosto a fette e versarci sopra il sugo bollente.
Il giorno dopo, secondo me, è ancora più buono, peccato che non ci arriva mai
Indicazioni generali
A grandi linee, un pezzo da 500-600 gr cuoce in 20-25 minuti, 600-800 gr di carne cuoce in 25-30 minuti in pentola a pressione.
Se una volta aperta la pentola, vedete che non è ancora perfettamente cotto, basterà riportare il tutto a bollore senza dover chiudere con il coperchio a pressione.
Basterà un coperchio normale o un pezzo di carta di alluminio.
Il giorno dopo fate scaldare le fette con il loro bel sughetto su una pentola antiaderente, non cedete al microoonde!!!
Buona giornata
Silvia
Se avete già il brodo, scaldarlo fino al raggiungimento del bollore.
Se non avete il brodo pronto, chissène e usate il dado, in cubetti o granulare o gelatina o quello che avete, oggi ce ne sono un milione di tipi diversi, sciogliendolo in acqua bollente.
Soffritto e rosolatura (unico)
Nella pentola mettere il burro l'olio e un po' di acqua e far soffriggere il trito di verdure per 10 minuti, se si asciuga aggiungere acqua e olio ma poco alla volta.
Poi mettere la carne a rosolare, farla rosolare bene da tutti i lati.
Versare il vino e alzare la fiamma, salare e pepare.
Cuocere per qualche minuto, finché il vino non evapora, cioè annusando il vapore della pentola, non vi ubriacate più.
Cottura (pentola a pressione)
Versare il brodo e chiudere la pentola a pressione, sicuramente fischierà subito, comunque appena fischia metterla sulla fiamma piccola, chiudere la valvola e calcolare 25 minuti.
Allo scadere del tempo, spegnete il gas e passate la pentola sotto l'acqua fredda per farla intiepidire subito.
Alzare la valvola e aprire il coperchio.
Togliere la carne dalla pentola, slegarla ed eliminare tutti gli odori, avvolgerla in carta d'alluminio e farla riposare 5 minuti prima di tagliarla.
Cottura (pentola normale)
Versare il brodo fino a coprire metà carne, avendo cura di tenere sempre caldo quello avanzato.
Chiudere con il coperchio e cuocere per 1 h e mezza, girandolo di tanto in tanto e aggiungendo altro brodo caldo quando si asciuga.
Togliere la carne dalla pentola, slegarla ed eliminare tutti gli odori, avvolgerla in carta d'alluminio e farla riposare 5 minuti prima di tagliarla.
Il sughetto (unico)
Il liquido rimasto in pentola sarà il nostro sughetto.
Se è molto liquido andrà ristretto aggiungendo due cucchiai di fecola o di farina setacciata, sennò fa un sacco di grumi; rimettere la pentola sul fuoco e girare con la frusta fin quando il sughetto non si è addensato.
Se invece il vostro fondo di cottura è molto asciutto, potete rimetterlo sul fuoco aggiungendo mezzo bicchiere del vino che avete usato in precedenza e farlo sfumare, oppure se il vino ve lo siete gia scolato, potete usare un pò di brodo e come sopra, addensarlo con la fecola.
Se volete un sughetto cremoso e liscio, una volta fatto il procedimento, potete passarlo con il minipimer ( io l'avrei fatto se non fosse che è morto due giorni fa e non l'ho ancora ricomperato)
Tagliare e servire
Ora possiamo tagliare l'arrosto a fette e versarci sopra il sugo bollente.
Il giorno dopo, secondo me, è ancora più buono, peccato che non ci arriva mai
Indicazioni generali
A grandi linee, un pezzo da 500-600 gr cuoce in 20-25 minuti, 600-800 gr di carne cuoce in 25-30 minuti in pentola a pressione.
Se una volta aperta la pentola, vedete che non è ancora perfettamente cotto, basterà riportare il tutto a bollore senza dover chiudere con il coperchio a pressione.
Basterà un coperchio normale o un pezzo di carta di alluminio.
Il giorno dopo fate scaldare le fette con il loro bel sughetto su una pentola antiaderente, non cedete al microoonde!!!
Buona giornata
Silvia
3 commenti:
Cara la mia LadyTwin, oggi provo la ricetta del tuo "arrosto classico"!
Incrocia le dita per me! :-*
Ti tengo d'occhio ;)
Fammi sapere se è tutto chiaro o trovi delle difficoltà.
Non puoi fallire!!!
Se supero anche questa prova... Mi ritengo pronta per il matrimonio! Io!
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